Piccolo inno alla liberazione


Secondo Jane Goodall, la famosa primatologa, Wounda "ha ritrovato il suo “paradiso” ovvero la foresta del Congo dove è stata liberata. 

video della liberazione di Wounda nella foresta del Congo 

Wounda è una femmina di scimpanzé salvata dal Chimpanzee Rehabilitation Center di Tchimpounga che era stata recuperata pelle ed ossa dopo che i cacciatori avevano ucciso il suo branco. Situazioni come queste, sono purtroppo comuni e caratterizzano la caccia di frodo che ancora oggi rifornisce strutture della cattività occidentale e tavole imbandite di cucina esotica.

Auguriamo a tutte e tutti di fare della propria vita un inno alla liberazione, propria e altrui....


Mare di nuvole sulla valle - Vista dal rifugio Jumarre (Angrogna - TO)

Da oggi voglio attivare una lente di ingrandimento sul Processo.

Reduce dal workshop "Interpretive Design", tenuto in Val Pellice al rifugio Jumarre dal papà dell'educazione alla terra Steve Van Matre, penso e ripenso alle sue parole.
Penso e ripenso al Processo. Quando Steve parlava dei "gioielli" da difendere, da rendere amati, si riferiva a quei luoghi della Terra che custodiscono bellezza. Per proteggere questi luoghi è necessario entrare in contatto con la loro meraviglia. Se si accolgono delle persone in visita ad un "gioiello", un modo per arricchire l'esperienza di questi visitatori sarà quello di attivare una lente di ingrandimento sul Processo. Un processo naturale o culturale, qualcosa che ha prodotto quell'aspetto meraviglioso, qualcosa in movimento che è vivo e che permetterà, se captato, di apprezzare il gioiello ancora di più in quanto ci renderà parte attiva di quel Processo. 
Il Processo quindi, non il prodotto. Anche se... siamo nell'era dei prodotti. Noi non sappiamo quasi più da dove provengono le cose che ci circondano e, purtroppo, sappiamo molto poco anche dei viventi che ci circondano: delle verdure che ci troviamo nel piatto, degli animali non umani che orbitano intorno alla nostra esistenza, delle donne e gli uomini che non conosciamo ma che vediamo ogni giorno e che hanno storie molto diverse. Se entrassimo nel processo che ha portato a ciò che ci circonda, questo avrebbe davvero più importanza per noi, non potrebbe essere estraneo alla nostra vita, non potremmo più non amarlo.
Diceva la volpe al Piccolo Principe: "L'essenziale è invisibile agli occhi. E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante". La volpe voleva essere addomesticata, nel senso di "creare legame" come lei sosteneva. Sostenenva anche che gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Aveva ragione la volpe. Se si conoscono le cose, le persone, se si consoce la loro storia, allora diventa importante. 

Particolare del murales all'interno del rifugio Jumarre che ritrae la leggenda della zona
Secondo la leggenda domina la valle un guardiano di pietra

Una breve storia, tra le tante che Steve ha raccontato, ha toccato alcune mie corde. La storia di Zul. Zul era un elefante che ha ucciso il suo padrone. Così, per punizione, è stato rinchiuso in una stanza in cui ha vissuto per 27 anni. 27 anni. Alcuni bambini sono stati portati a visitare Zul. Ma ciò che vedevano non era che un prodotto. Vedevano ampie orecchie, vedevano la proboscide e la pelle grigia e grinzosa. Ma quello che vedevano era solamente un prodotto. Il Processo di Zul è la sua storia, la sua terra, la cura che gli elefanti hanno dei piccoli, la società di tipo matriarcale, il cimitero degli elefanti, la veglia funebre di fronte ad un membro del gruppo durante il trapasso. Il Processo di Zul è la sua vita selvatica, quella che gli era stata tolta, l'oltraggio alla libertà, al suo gesto per esser stato rapito e incatenato. 


Per informazioni sull'educazione alla terra
www.eartheducation.org

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